GLADC: Letture>storia

A G D G A D U

Libertà Uguaglianza Fratellanza

Ordine Massonico di Rito Scozzese Antico ed Accettato

 

 

BREVE STORIA DELLA MASSONERIA

 

 

Le idee fondamentali della L:. M:. esistevano già in tempi antichissimi, ancor prima che la stessa L:. M:. nascesse. Associazioni come quelle massoniche sono sempre esistite. Vengono costituite in maniera del tutto naturale. E' logico che gruppi di persone si riuniscono per condividere e confrontare le proprie idee allo scopo di trarne vantaggi, vantaggi da mettere a disposizione dell'umanità.

 

1 - Premessa

 

2 - Origini e leggende

- Hiram e la leggenda della costruzione del Tempio

- I Templari

- I Rosacroce

 

3 - Origini storiche e ‘Massoneria Operativa'

- Cristianesimo e ordini monastici

- Perchè 'Liberi Muratori'

- Gli Statuti Corporativi

- Massoneria Operativa medievale

 

4 - Evoluzione della Massoneria da 'Operativa' a 'Speculativa'

- Motivi dell'evoluzione

 

5 - Massoneria moderna

- La prima Grande Loggia

- I due San Giovanni

- Il Libro delle Costituzioni

- Il primo grande scisma: ‘Antients e Moderns'

- Scozzesismo: Ramsay e il suo ‘ Discorso '

 

 

6 - Gli alti gradi Massonici

- Origine degli Alti Gradi

- Evoluzione del Rito Scozzese Antico ed Accettato

- Altri Riti

 

7- Diffusione della Massoneria

- Diffusione a seguito della pubblicazione del Libro di Anderson

- Diffusione della Massoneria in Scozia.

- Diffusione della Massoneria in Irlanda

- Diffusione della Massoneria in Germania

- Diffusione della Massoneria in Austria

- Diffusione della Massoneria in Olanda

- Diffusione della Massoneria in Belgio

- Diffusione della Massoneria Spagna e Portogallo

- Diffusione della Massoneria in Grecia

- Diffusione della Massoneria in Europa Orientale e Russia

- Diffusione della Massoneria nelle Americhe

- Diffusione della Massoneria in Asia

- Diffusione della Massoneria in Africa

 

8 - Massoneria in Francia (prossima pubblicazione)

 

9 - Massoneria in Italia (prossima pubblicazione)

 

- Bibliografia

 

 

1. Premessa

 

La L :. M:. deriva direttamente da una confraternita di scalpellini e di architetti le cui ramificazioni, nel Medio Evo, si estendevano in tutta l'Europa occidentale. Quei costruttori, trasmettendosi i segreti dell'arte, si conformavano ad antichi usi e praticavano riti iniziatici che le leggende corporative facevano risalire alla più remota antichità. Basta riflettere all'influenza in origine esercitata dall'arte del costruire, per farci un'idea precisa del ruolo civilizzatore messo in azione dalle più antiche associazioni massoniche. Quelle associazioni si costituirono sin dal momento in cui l'architettura divenne arte. Esse vennero chiamate a costruire le mura delle città primitive, città che divennero più protette e sicure, e all'interno delle quali si poté dare inizio al processo di civilizzazione e sviluppo della società umana.

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2. Origini e leggende

 

Uno dei problemi più discussi nel campo della ricerca storica è quello che riguarda le origini della massoneria. Tali origini sono avvolte nella leggenda e risultano tuttora avvolte in un fitto mistero. Gli esperti, ancora non sono riusciti a dimostrare con precisione quali possono essere state le origini della massoneria, limitandosi ad esporre varie teorie ed ipotesi spesso convergenti ma talvolta contraddittorie.

E' stata ipotizzata una continuità tra i collegia fabrorum romani, o corporazioni di mestiere istituite già nella Roma arcaica, e le corporazioni medioevali di muratori, per il tramite di maestranze bizantine o italiche operanti nell'alto Medioevo, nessuna prova documentaria è ancora emersa al riguardo. Negli ultimi tre secoli l'impegno messo nella ricerca delle origini è stato notevole, sono state proposte varie teorie ed ipotesi che partendo dal simbolismo massonico chiamano in causa: il sacerdozio egiziano, i misteri eleusini, i pitagorici, gli esseni, le sette gnostiche e zoroastriane, il mitraismo, i druidi, il sufismo persiano e arabo, la qabbalah ebraica, i Templari, i catari, i Fedeli d'Amore, gli alchimisti, l'ermetismo rinascimentale, i Rosa Croce: in breve, l'intero retroterra esoterico della civiltà occidentale e del vicino Oriente. 

Alcuni addirittura fanno risalire le origini ad Adamo, altri a Noè e altri ancora alla costruzione del Tempio di Salomone.

Nonostante le sorprendenti affinità e coincidenze, nessuna vera prova sussiste in merito a eventuali rapporti di identità o di continuità tra qualcuno di questi supposti antecedenti e la massoneria . Diverso è il discorso per quanto concerne l'influenza che alcuni di essi possano aver esercitato nel processo di formazione della massoneria e dei suoi rituali.

Sicuramente un forte impulso allo sviluppo della massoneria è stato dato dalle teorie che ne fanno risalire le origini alla costruzione del Tempio di Salomone; quella che la riconduce ai Templari; quella che la attribuisce al frate Cristian Roseukreuz.

Evidenti innesti da talune eredità sapienziali, anche remote, sono ben attestati nella storia della massoneria ed emergono nitidamente dall'esame dei suoi rituali, in particolare per quanto concerne i diversi “sistemi ad alti gradi” che fin dalla prima metà del XVIII secolo vennero a stratificarsi sopra i gradi originari della massoneria di mestiere. La massoneria soggettivamente si richiama a una tradizione iniziatica, trasmessa da uomo a uomo fin da epoche immemorabili , e perciò tale che la sua fondazione non può essere situata in un'epoca storicamente determinata né essere attribuita all'opera di un singolo uomo o gruppo di uomini. Le origini della massoneria sono leggendarie o mitiche e, nella sua interna concezione, l'iniziazione muratoria non differisce dalle iniziazioni delle età più antiche, con le quali intrattiene rapporti di singolare somiglianza, al punto che, come si è detto, ne sono state ipotizzate le ascendenze più disparate e remote.

Origini e leggende

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- Hiram e la leggenda della costruzione del Tempio

 

Hiram soprannominato Abif (l'orfano o figlio della vedova) venne scelto da re Salomone come sovrintendente ai lavori per la costruzione di un imponente e maestoso tempio alle porte di Gerusalemme. (Il Tempio di Salomone). Alla costruzione di tale tempio parteciparono migliaia di operai (si pensa di 180.000 operai e 8.000 maestri). Questo comportava grosse difficoltà di organizzazione e direzione. Per superare tali difficoltà , il maestro Hiram decise di suddividere gli operai in tre classi: apprendisti, compagni e maestri. Inoltre stabilì una parola segreta per distinguerli. La paga dei lavoratori dipendeva dalla qualifica. A fine giornata, al termine dei lavori, gli operai comunicavano la parola segreta ai maestri e ricevevano il giusto salario.

Tre compagni, per ottenere la paga dei maestri, senza essere degni e senza aver superato la prova,si nascosero nel cantiere del Tempio e nell'intento di farsi svelare la parola segreta, colpirono Hiram con i loro attrezzi. Il primo lo colpì alla gola con una riga, il secondo al cuore con una squadra, il terzo alla testa con un maglietto. Nonostante tutto Hiram non svelò il segreto e morì mentre cercava di fuggire dalla porta d'oriente. Non vedendo il capomastro, Salomone ordinò di cercarlo. Si scoprì, infine, il suo cadavere, grazie ad un ramo d'acacia infisso nel terreno nel punto in cui gli assassini avevano seppellito il cadavere. Il re ordinò funerali solenni e decise di dargli un sepolcro nel tempio. I maestri, durante il funerale, per dimostrare la loro estraneità al delitto e quindi la loro purezza portarono guanti e grembiuli di pelle bianca. La pioggia inondò il Tempio che da allora rimase incompiuto. I muratori si sparsero per il mondo in cerca della parola del maestro per poter continuare il suo compito. Quella parola sta ancora ad indicare il segreto massonico smarrito e che il Maestro deve cercare per mezzo dell'ascesa iniziatica, così che Hiram riviva e possa continuare la sua opera.

Questo e quanto recita la leggenda. C'è da dire che tale leggenda di apparizione tardiva sembra essere legata alla leggenda del ‘terzo grado' e con molta probabilità fu introdotta dagli ‘accettati' e la cui tipizzazione è costituita dalla figura di Hiram, personaggio biblico. Nella Bibbia, secondo il libro dei Re , Hiram era un fonditore , «figlio di una vedova della tribù di Neftali», «dotato di abilità, d'intelligenza e di perizia nell'eseguire qualsiasi lavoro in bronzo», e sapeva «eseguire qualunque intaglio e creare qualunque opera d'arte». Egli venne inviato dal re di Tiro, di nome Hiram anch'egli, a Salomone, per aiutarlo nella costruzione del Tempio.

Hiram costruì due colonne di bronzo e le innalzò davanti al vestibolo del Tempio: «innalzò la colonna di destra cui diede il nome Jakin e innalzò quella di sinistra che chiamò Boaz»; costruì il “mare di bronzo” con le dodici basi in forma di altrettanti buoi, nonché dieci conche di bronzo su altrettante basi quadrangolari, i vasi per la cenere, le palette e le coppe.

Nella leggenda massonica il geniale artigiano diviene invece l'architetto del Tempio , preposto alla direzione di tutti i lavori e di tutti gli operai.

Origini e leggende

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- I Templari

Nel 1118, in seguito all'invio dei crociati, sullo stesso luogo dove nel X sec. a. C. il re Salomone aveva costruito il tempio di Gerusalemme, nove cavalieri francesi decisero di insediarsi su quell'altura, confluenza simbolica delle tre grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo) e davanti al patriarca cristiano di Gerusalemme, Teoclete, pronunciarono voti di castità, povertà e obbedienza per mezzo dei quali diventavano dei religiosi. Allo stesso tempo, in qualità di soldati assicuravano la difesa della Città Santa. Dieci anni dopo erano diventati trecento e comandavano una milizia di tremila uomini, la loro missione era garantire la sicurezza delle strade in terra santa. L'Ordine del Tempio aveva un'organizzazione gerarchica ed era composta da cavalieri, cappellani, scudieri e serventi che formavano la massa dei soldati semplici e da una schiera di artigiani di ogni mestiere; tutti erano legati dalla regola, ma soltanto i cavalieri riuniti in capitolo, esercitavano il potere. A capo dell'Ordine si trovava il Gran Maestro, eletto dal capitolo, che risiedeva a Gerusalemme, seguivano il Siniscalco assistente del Gran Maestro; il Maresciallo capo di guerra, e il Commendatore, tesoriere e amministratore della comunità. Il cavaliere che voleva entrare nell'ordine doveva sottoporsi ad un lungo periodo di preparazione; i fratelli mettevano alla prova la sua sincerità, il suo coraggio e la sua forza di volontà sottoponendolo a prove gravose e indegne del suo stato sociale come: cucinare, dare da mangiare ai maiali e perfino girare la mola imbracato come un animale, da tiro. Se le prove venivano tutte superate si arrivava al momento solenne dell' ammissione all'Ordine. Il rito per l'ammissione di un nuovo cavaliere si svolgeva di notte, affiancato da due scudieri, il postulante, con una torcia in mano, si recava alla cappella della "Casa dell'Ordine". Ad un tratto, si apriva uno spiraglio nella porta, due templari si avvicinavano e gli chiedevano che cosa volesse, come richiedeva il rituale, egli rispondeva:

"Desidero entrare nel Tempio", ma la porta si richiudeva. Successivamente la porta si apriva e questa scena si ripeteva tre volte.

Il postulante si trovava davanti al Maestro circondato da 12 membri del capitolo. Gli affiliati di rango inferiore non avevano il diritto di assistere alla cerimonia di iniziazione. Tutti indossavano un mantello bianco contrassegnato, sulla spalla sinistra, dalla croce patente (i quattro bracci si allargano all' estremità) che era l'emblema dei Templari. Il Maestro recava nella mano destra l'abaco , un lungo bastone sormontato da un disco, già insegna dei pitagorici e faceva giurare il nuovo fratello secondo una formula rituale,consacrata dall' art. 661 della regola. Questo articolo ci fa capire che l'ordine dei Templari, anche se non era una vera società segreta, era tuttavia una società con molti segreti. Si sa che i Templari, in Palestina come in Europa, furono grandi costruttori, accolsero nei loro grandi cantieri e nei loro possedimenti di Francia muratori che potevano usufruire di numerose franchigie. In questo senso, il Tempio può essere considerato sul piano tecnico, intellettuale e sociale, un precursore della Massoneria "operativa". Ma non basta: si è fatta l'ipotesi che, non lontano dalle rovine del Tempio di Salomone, i fondatori dell' Ordine Templare fossero stati iniziati a dottrine segrete e che, quindi, fossero all' origine della Massoneria. La scomparsa dell'ordine, perseguitato da Filippo il Bello e sciolto da Clemente V fece nascere altre voci: un gruppo di sopravvissuti sarebbe riuscito a raggiungere le coste della Scozia, dove i Templari fondarono una loggia. In tal modo, l'Ordine del Tempio avrebbe creato la Massoneria scozzese con i suoi alti gradi. Quindi i Templari si trasformarono in Massoni.

 

Origini e leggende

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- I Rosacroce

 

Un' altra leggenda degna di nota è quella che fa risalire la massoneria a Cristian Roseukreutz (che al nostro orecchio risuonerebbe come Cristiano Rosacroce). Cristian Roseukrcutz, secondo la leggenda, era di famiglia povera. Fino all'età di 16 anni visse in convento, uscito dal monastero, intraprese un viaggio verso la Terra Santa. Durante il viaggio fu costretto, in seguito ad avvenimenti incresciosi, tra cui la morte del suo consigliere a Cipro, a modificare il suo itinerario. Il viaggio divenne più lungo e ricco di avvenimenti. Si recò nello Yemen, in Arabia, in Egitto e in Marocco e in questo suo girovagare conobbe e studiò con molto impegno la matematica, la fisica e la medicina. Dal Marocco, attraverso lo stretto di Gibilterra, entrò di nuovo in Europa. Al suo rientro in Germania cominciò il suo lavoro che fu la meditazione. Dopo alcuni anni ritornò al convento che lo vide fanciullo e qui insieme a tre frati fondò una società incaricata di riunire ricchezze e sapienza. I quattro erano legati da un impegno solenne di fedeltà e di silenzio, nacque così il primo nucleo della Fraternità Rosacruciana che si chiamò Dimora del Santo Spirito. La Confraternita venne progressivamente allargandosi: riuniva otto membri celibi, che si dispersero per tutto il mondo, ritrovandosi, una volta l'anno, nella loro sede dell'Ordine per scambiarsi esperienze e tracciare programmi per l'anno a venire. Alla morte del fondatore (1484), la sua tomba, nascosta nella foresta tedesca, rimase segreta per centoventi anni (1604). Fu la terza generazione dei discepoli che la trovò. In essa, i fratelli della Rosacroce, oltre ad una serie di oggetti meravigliosi dalle più strane virtù, ritrovarono il corpo del maestro inalterato nel tempo con in mano un piccolo libro in pergamena decorato in lettere d'oro, in cui era contenuta, appunto, la chiave per pervenire al segreto. I Rosacroce erano collegati da segni di riconoscimento, il loro sigillo era: R. C. La confraternita era ricchissima:deteneva da sola più oro di quanto ne fornivano le Indie al re di Spagna. La Bibbia era il breviario dei Rosacroce, “la fine e il termine di tutti i loro studi, la regola della loro esistenza".

L'espansione dei Rosacroce all'inizio del XVIII secolo, mise sicuramente quel movimento in contatto con la massoneria, influenzandone riti e principi. Sebbene la leggenda venne messa in circolazione già nel ‘500, acquistò larghissima diffusione nel ‘600 grazie alla pubblicazione di tre testi: la Fama fraternitatis (1614), la Confessio (1615), le Nozze chimiche di Christian Rosenkreutz (1616). Questi testi furono presi estremamente sul serio: perfino un personaggio come Cartesio dedicò più di un anno della sua vita a cercare i misteriosi Rosacroce in Germania. Oggi gli storici sanno con certezza che era impossibile trovare i Rosacroce per una buona ragione: non esistevano. Non era esistita nel Medioevo nessuna confraternita dei Rosacroce; la leggenda era appunto una leggenda, creata - con altri - dal pastore luterano tedesco Johann Valentin Andreae (1586-1654) che, dietro la storia dei Rosacroce, proponeva il tema relativista dell'unità fra i nuclei segreti delle religioni (nella versione esoterica) e insieme un programma politico di coalizione fra tutte le forze protestanti e "illuminate" d'Europa contro la Chiesa cattolica, il Papato e gli Asburgo. Il tema filosofico e il tema politico non erano del resto eterogenei: Johann Valentin Andreae e i suoi amici percepivano correttamente come la Chiesa cattolica fosse irriducibile a qualunque schema di unità - più o meno esoterica - fra le religioni e le Chiese fondato su premesse di tipo relativistico e sincretistico.

I Rosacroce, dunque, non si trovavano; ma - per tutto il Seicento e fino al Settecento - cresceva il numero di coloro che li cercavano. Tra i numerosi luoghi dove si cercavano i Rosacroce c'erano anche - specie in Inghilterra e in Scozia - le antiche corporazioni di arti e mestieri, che stavano perdendo la loro importanza economica ma conservavano un ricco corpus di simboli e di leggende. La corporazione dei liberi muratori ( free masons in inglese, franc maçons in francese, da cui poi gli italiani frammassoni e massoni ), che comprendeva i lavoratori della costruzione dai muratori agli architetti, aveva un leggendario abbastanza rigoglioso ispirato a costruzioni famose dell'antichità, dall'arca di Noè al tempio di Salomone. Non potevano trovarsi in questa corporazione - si chiedeva qualcuno - i segreti dei Rosacroce? La risposta, naturalmente, era negativa (sempre per il buon motivo che i Rosacroce non erano mai esistiti); ma questo non impedì a nobili e borghesi appassionati di esoterismo e di misteri rosacruciani di farsi ricevere, pagando il dovuto, nelle "logge" (ma questa espressione è tardiva) della corporazione dei "liberi muratori", pur non essendo né architetti né muratori.

 

 

 

3. Origini storiche e Massoneria Operativa

 

Le origini storiche della massoneria si ricollegano alle corporazioni artigiane medievali dei maestri comancini che ebbero la massima espansione dal IX al XIII secolo.

Nei primi secoli del secondo millennio si delineò la Trama dell'Ordine massonico: riti, usanze e segreti del mestiere. Iniziazione contemporaneamente manuale e spirituale nel cui contesto la costruzione era metafora dell' avventura umana, un passo avanti nel piano del Creatore: un' impresa simbolica. La fratellanza massonica, nel ristretto orizzonte del tempo, basato su una società fortemente stratificata, univa le campagne, trascendeva i dialetti, professava la solidarietà, faceva nascere una morale comune, apriva il sapere verso l'universalità pur rimanendo fraternamente attaccati alla chiesa cattolica.

 

Origini storiche e massoneria operativa

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- Cristianesimo e ordini monastici

 

Per molti secoli tutta l'Europa accidentale fu preda della crudeltà dei guerrieri ignoranti che tremavano soltanto di fronte ai fantasmi della loro primitiva immaginazione. Il clero cristiano, applicando le tradizioni di tutti i sacerdozi, seppe dominare rapidamente quegli spiriti inclini a molte superstizioni. Ebbe l'ardire di minacciare i feroci conquistatori in nome di un giudice celeste, il cui rigore inesorabile poteva essere mitigato solo con le pie donazioni. Ciò fu per la chiesa l‘origine di immense ricchezze. Si vide il cristianesimo circondarsi di un fastoso apparato. Dopo essere cresciuto nell'abnegazione e nella povertà, volle sedurre con la magnificenza. Gli antichi templi che erano stati saccheggiati dai barbari o abbattuti dal furore iconoclasta dei nuovi credenti, furono ribattezzati alla gloria del Dio dei cristiani. Poiché l'arte del costruire non era cessata completamente, le regole del mestiere si erano conservate tra gli artigiani; ma quando si trattò di costruire edifici adatti alle esigenze impreviste del culto cristiano, mancarono gli architetti. Monaci istruiti furono chiamati per studiare l'architettura e presto la loro abilità nel tracciare i piani si affermò. Alcuni abati esplicarono un vero talento. In concorrenza tra loro, quei prelati non si contentarono più di costruzioni rozze, per l'esecuzione dei quali essi facevano ricorso ad artigiani d'occasione, sedentari a nomadi. Quando dai semplici muri di mattoni o ciottoli, essi vollero passare alla pietra da taglio, furono costretti a formare veri artisti.

Così i monaci furono costretti ad aggregarsi, in modo permanente agli scalpellini laici i quali, in qualità di fratelli conversi, portavano il saio e ricevevano sussistenza dal convento.

Tra gli operai sottoposti alla disciplina monastica, quelli meglio dotati ne approfittarono per assimilare sufficienti conoscenze da consentire loro di potere dirigere il lavoro dei propri compagni. Si formarono così architetti laici, il cui spirito era tanto più indipendente quanto più essi si rendevano conto delle proprie capacità e del proprio talento. La loro autorità fini col superare quella dei monaci i quali, a poco a poco, videro le confraternite sfuggire alla loro tutela. Così si formarono delle confraternite di costruttori che si resero indipendenti dagli ordini monastici pur rimanendo al servizio del cristianesimo.

 

Origini storiche e massoneria operativa

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- Perché ‘Liberi Muratori'

 

Si ritiene che, allo scopo di far riconoscere la loro indipendenza, le associazioni architettoniche laiche, uniti tra di loro dai legami d'una intima solidarietà, sollecitarono dal papa il monopolio elusivo per la costruzione di tutti gli edifici religiosi della Cristianità. Desiderando incoraggiare una così pia iniziativa, la Corte di Roma avrebbe preso sotto la sua speciale protezione la confraternita massonica, dichiarando che i suoi membri dovessero essere esenti da imposte e da corvées. Sarebbero queste franchigie, che si dice siano state concesse da Nicola II nel 1277 e confermate da Benedetto XII nel 1334, che procurarono ai protetti della Santa Sede, il nome di ‘ Liberi Muratori'. La protezione del Sovrano Pontefice spiegherebbe il favore che la Massoneria incontrò presso tutti i principi cristiani. Questi, del resto, in quei tempi di religioso fervore, non potevano sentire che simpatia per i costruttori di chiese, i quali si diffusero progressivamente in Francia, Normandia, Gran Bretagna, Borgogna, poi nelle fiandre e sulle rive del Reno, e di la penetrarono in tutta la Germania. Dovunque queste associazioni hanno lasciato monumenti di una stile particolare, detto gotico, o più esattamente ogivale, capolavoro la cui uniformità di carattere sembra essere indizio di una intesa internazionale, per secoli rispettata da tutti i costruttori sparsi in tutta Europa.

Quindi Nicola II e benedetto XII avallarono il sempre più richiesto diritto da parte delle corporazioni di costruttori, di governarsi secondo propri statuti, con esenzioni da oneri e obbligazioni locali, da potersi trasferire liberamente da paese in paese e di godere di una specie di monopolio per la costruzione degli edifici più importanti.

 

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- Gli Statuti Corporativi


A conservare ed accrescere il prestigio delle corporazioni di costruttori e dell'arte stessa, contribuirono non poco la rigida osservanza delle norme stabilite negli statuti corporativi circa l'iniziazione di nuove reclute, rigorosamente scelte, e la promozione dal grado di apprendista, con cui si veniva ascritti alla corporazione, a quelli di compagno e di maestro, la solennità di cerimonie e di riti con cui venivano vestiti dei simboli dell'arte: squadra, compasso, grembiule ecc., i solenni giuramenti, l'inviolabile osservanza del segreto professionale e dei doveri civili, religiosi e morali imposti dagli Statuti. Con tale investitura, il fratello (così si nominavano i membri fra di loro) era reso partecipe di una parola d'ordine, di segni di riconoscimento, ecc. con i quali veniva ricevuto dovunque si recasse ed accolto fraternamente da compagni d'arte, provveduto ed aiutato nei propri bisogni.
Gli Statuti corporativi erano molto esigenti quanto ai requisiti non solo professionali, ma anche personali dei membri, nè veniva permessa l'ammissione se non a persone le quali avessero giusti natali e condotta religiosa e morale del tutto ineccepibile. Il buon muratore doveva avere grande devozione verso Dio, i Santi e la Chiesa.

 

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- Massoneria Operativa medievale


Come già accennato in precedenza, le origini storiche della Massoneria si ricollegano alle corporazioni artigiane medievali dei maestri comacini che ebbero la massima espansione dal XI al XIII secolo. Nel medioevo i costruttori di cattedrali e palazzi gentilizi costituivano una specie di aristocrazia fra gli altri corpi di mestiere e, nella febbrile attività edilizia di quei tempi, buoni architetti e buoni muratori venissero dappertutto ricercati e allettati con privilegi, immunità, franchigie e come l'arte muratoria acquistasse una sorta d'internazionalità ed un primato su tutte le altre arti. Essa era gerarchicamente strutturata (apprendista, compagno e maestro) e conservava gelosamente i segreti del mestiere impegnando gli adepti con riti e giuramenti solenni, alla loro scrupolosa osservanza e all'aiuto reciproco. Un particolare rituale, non contrastante con l'ortodossia cattolica, presiedeva alle riunioni, alle iniziazioni degli adepti e a tutte le altre cerimonie che si svolgevano nella "loggia", la capanna, in cui si riunivano operai e tecnici, eretta nei pressi dell'edificio in costruzione e in cui veniva introdotto un nuovo operaio, che veniva provato e accolto. La loggia poteva essere di legno o di pietra. La Chiesa la proteggeva dalle autorità civili ed era vietato ai non Massoni penetrare in essa. I costruttori vi depositavano gli utensili e le migliori pietre che poi dovevano essere scolpite. In fondo alla loggia vi era la stanza. delle linee o camera dei disegni, riservata al Maestro e ai suoi diretti discepoli. In questa stanza si apprendevano ì segreti dell' arte e si formavano i nuovi architetti, quelli destinati a succedere al maestro. Nella loggia venivano celebrati i riti d' iniziazione e i banchetti rituali. In questo periodo nacque la denominazione di Libero Muratore con cui veniva designato colui il quale era abilitato a scolpire la pietra libera, quella pietra pura destinata ad essere lavorata.

Il libero muratore doveva essere capace di liberare dalla pietra l'opera d'arte che aveva progettato grazie alla, propria abilità e competenza, allo stesso modo doveva riuscire a diventare un uomo spiritualmente libero. Il massone si interessava anche di opere di assistenza, in un tempo in cui le confraternite erano, innanzitutto, società di aiuto reciproco. Con le tecniche della pietra angolare o della volta a crociera, vi si imparavano anche le buone usanze, le parole e i segni per conoscersi tra muratori. In altre parole, si veniva iniziati, tramite una regola e un rituale. Perchè, in quei tempi, pur essendo un semplice operaio, un lavoratore a mani nude, un vero massone, era già un pò più di un muratore. All'apprendista corrispondeva il pesatore di pietre, al compagno, lo scalpellino, capace di lavorare con il mazzuolo e lo scalpello. Quanto al maestro era suo compito rettificare i lavori ancora imperfetti e rifinire le sculture più difficili. Di solito, sul cantiere, il Maestro era assistito da un "Parlatore" incaricato di comunicare ai compagni gli ordini del maestro, di distribuire le pietre agli scultori e di sorvegliare i lavori. Il Parlatore la mattina apriva e la sera chiudeva il cantiere, inoltre quando doveva comunicare un ordine batteva due colpi su una tavoletta, fissata nella loggia; ma se i colpi erano tre i lavoratori capivano che era il Maestro Architetto che voleva parlare personalmente con loro. Il Parlatore o Oratore era la persona che stava più vicina al Maestro, quindi si preparava rigorosamente a sostituirlo.

 

 

Evoluzione della Massoneria da 'Operativa' a 'Speculativa'

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4. Evoluzione della Massoneria da 'Operativa' a 'Speculativa'

 

La trasformazione della Massoneria da ‘Operativa' a ‘Speculativa' ha inizio (dapprima in Scozia e poi in Inghilterra) alla fine del XVI secolo e si conclude alla fine del XVII secolo. Dopo questo periodo si parlerà esclusivamente di massoneria ‘Moderna'.

 

Evoluzione della Massoneria da 'Operativa' a 'Speculativa'

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- Motivi dell'evoluzione

I motivi che portano a tale trasformazione furono molteplici e complessi. Tra i più importanti possiamo ricordare:

•  la decadenza delle corporazioni dei costruttori medievali;

•  il carattere esoterico delle corporazioni che spinse gli appassionati di esoterismo a farsi accettare nelle logge ( alla ricerca per lo più dei misteri Rosacruciani);

•  la curiosità verso le corporazioni e i loro segreti da parte di molti che nulla avevano a che fare con l'arte del costruire.

Nelle corporazioni medievali dei ‘liberi muratori' erano presenti simboli, segreti ed usanze che risalivano a tempi molto remoti, spesso derivano e venivano tramandati attraverso i tempi fin dalle vicende dell'Arca di Noè e quelle della costruzione del Tempio di Salomone. L'aspetto esoterico delle corporazioni, come già accennato, spinse appassionati di esoterismo, filosofi, curiosi a farsi accettare all'interno delle corporazioni anche se non erano ne muratori ne architetti.

Altra importante spinta verso la ‘trasformazione' venne data dalla decadenza delle corporazioni. Il venire meno all'attività edificatrice di chiese e conventi, a seguito della riforma protestante, fece diminuire il numero di massoni ‘operativi' cioè, di veri costruttori. Contemporaneamente si assisteva all'aumento dei massoni detti ‘accettati'. Tali erano uomini di chiesa, nobili, potenti, desiderosi di spazi di libertà che in quel periodo solo la loggia poteva offrire. Questo consentì di recuperare e di accrescere il prestigio delle corporazioni, prestigio che subì un vertiginoso declino grazie anche alla sentenza (14 – Marzo – 1655) della Facoltà Teologica della Sorbona che dichiarò sacrileghe e superstiziose le pratiche e i riti, arrecando con la crisi professionale anche il decadimento delle corporazioni.

Dopo la loro decadenza dal punto di vista dell'arte costruttiva, la pratica della solidarietà era diventato lo scopo essenziale delle confraternite. Si diffuse la moda di farsi accettare in qualità di membro onorario, e le logge massoniche si dimostrarono sempre più accoglienti verso i ‘gentlemen' che non maneggiavano professionalmente la cazzuola, mentre, al contrario, la gente di mestiere si disinteressava sempre di più di una istituzione che non rispondeva più ai propri bisogni pratici. I massoni ‘accettati' divennero a poco a poco numerosi come i massoni ‘liberi' e, all'inizio del secolo XVIII, furono la maggioranza. Fu a questo punto che venne presa una risoluzione di grande importanza. Il suo effetto fu quello di rinunciare alle imprese materiali dell'antica massoneria di professione, designata come ‘operativa' in opposizione ad una nuova massoneria puramente filosofica, detta ‘speculativa'.

Nacque così la massoneria moderna che prese dai costruttori medievali un insieme di forme allegoriche e di simboli ingegnosi, di regole di buona disciplina e di tradizioni di fraterna solidarietà, applicando il tutto all'insegnamento di una architettura sociale, sforzandosi di costruire la felicità degli uomini, lavorando al perfezionamento morale ed intellettuale degli individui.

 

 

 

Massoni Liberi ---- > Quelli della Massoneria Operativa

Massoni accettati --- > Quelli della Massoneria Moderna

 

 

Massoneria Operativa --- > Imprese materiali di natura costruttiva

Massoneria Moderna --- > Ha un carattere espressamente filosofico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5. Massoneria moderna

 

La moderna massoneria nasce inconsapevolmente e forse per puro caso. Tutto ha avuto inizio quando i membri di quattro diverse logge londinesi, si riuniscono per celebrare la tradizionale festa di San Giovanni Battista. In questa riunione si decide (allo scopo di non disgregarsi ed acquisire prestigio e forza) di rimanere uniti sotto l'autorità di ufficiali speciali . Nasceva la prima Grande Loggia che segna l'inizio della Massoneria Moderna.

 

 

 

La massoneria Moderna

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- La prima Grande Loggia

 

Quindi, il 24 giugno 1717 , nella ricorrenza di S. Giovanni Battista, quattro Logge londinesi ( The Goose and Gridiron , The Crown , The Apple Tree e The Rummer and Grapes ) decisero di darsi una nuova organizzazione centralizzata, cui dettero il nome di Gran Loggia di Londra , ed elessero come capo, con il titolo di Gran Maestro, il gentiluomo Anthony Sayer.

Ebbe così origine la Grande Loggia di Londra che segnò il trionfo del Protestantesimo nella Massoneria e diede vita alla vera Massoneria ‘Speculativa'.

Le caratteristiche innovative della G. L. di Londra consistevano non soltanto nella proposizione di se stessa come ente direttivo al di sopra delle singole logge, bensì pure in una fisionomia ideologica rinnovata che, senza rinnegare l'eredità soprattutto religiosa della preesistente massoneria “operativa”, aderiva e si conformava ai mutamenti avvenuti tra i secoli XVI e XVII, tra i quali il più importante e strettamente legato alla massoneria, sembra essere il fenomeno della graduale prevalenza dei muratori “ accettati in seno alle logge rispetto agli elementi “operativi” direttamente legati all'esercizio del mestiere. Sembra che nelle quattro logge fondatrici della neo costituita Gran Loggia fosse netta la prevalenza di “speculativi”, estranei all'arte della costruzione: gentiluomini, borghesi, intellettuali, tra i quali un ruolo preminente spetta indubbiamente al pastore anglicano Jean-Théophile Désaguliers (1683-1744), membro della Royal Society , brillante volgarizzatore delle teorie newtoniane e letterato ben introdotto nell'alta società londinese, e in subordine al pastore presbiteriano James Anderson (1684-1739).

Come già accennato, il primo Gran Maestro a presiedere il nuovo gruppo che si era formato fu Anthony Sayer (1717), nel 1718 le succedette Gorge Payene e a questi Désaguliers (1719) dottore in filosofia e diritto , nato a Rochelle nel 1683, figlio di un postore calvinista che fu costretto a rifugiarsi in Inghilterra a seguito della revoca dell'Editto di Nantes nel 1685. Dopo un anno di Grande Maestranza Désaguliers restituì il maglietto al fratello Payne. Nel 1721 Sua Grazia il duca di Montagu , accettò la dignità di Gran Maestro. Questa elezione diede molto prestigio alla nuova massoneria e produsse un grande effetto nel mondo profano. Da allora fu di buon gusto appartenere alla Società dei Liberi Muratori universalmente stimata come compagnia ragguardevole. Gentiluomini ed ecclesiastici ne accrebbero le file; principi di sangue non sdegnarono di diventarne gran maestri, i giornali cominciarono ad occuparsi dell'istituzione. In questo periodo comparve il grado di Maestro Massone; mentre nel periodo della massoneria operativa il titolo era riservato a colui che dirigeva la loggia ed aveva il diritto e il dovere di regnare su una officina di compagni d'arte e apprendisti, per cui era veramente considerato un Maestro, anzi un V enerabile Maestro .

 

La massoneria Moderna

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- I due San Giovanni

 

L'età moderna o della massoneria moderna nacque a Londra il 24 giugno 1717 nella festività di San Giovanni Battista, a cui i massoni tributano un culto speciale assieme all'omonimo evangelista, in quanto annunciatori della Luce spirituale. S. Giovanni Battista, asserisce una sequenza del XVIII secolo, percepisce l'invisibile e lo rivela all'uomo. Ammirando il vero Sole comanda la natura e trasforma le pietre grezze in gioielli. Egli, coperto da una lunga tunica di colore scarlatto, allo stesso modo dei Maestri Massoni di rito scozzese, offre ai fedeli il pane dell' intelligenza. Giovanni Evangelista è visto dai massoni come la luce o in comunione con la luce. Giovanni è l'alchimista che riunisce la pietra spezzata. Il veleno che gli è stato offerto nella coppa e che ha bevuto senza nessun danno rappresenta il calice delle amarezze che vengono presentate all' Apprendista Massone. Dall'epoca medievale ad oggi i Massoni hanno sempre festeggiato la nascita del sole spirituale il 27 dicembre giorno dedicato a S. G. Evangelista e il massimo splendore del Sole il 24 giugno festa di S. Giovanni Battista. I massoni ricordano in questo giomo S. Giovanni falciatore d'oro con la bacchetta, così come il Maestro Venerabile tenta di trasformare gli iniziati "virtuali" con l'aiuto del proprio maglietto.

 

La massoneria Moderna

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- Il Libro delle Costituzioni

 

La nuova realtà massonica, venutasi a creare a parte dal 24 Giugno 1717, rendeva necessaria una rivisitazione delle regole che avevano governato le Logge della Massoneria ‘Operativa'. Le logge londinesi affidano così al pastore presbiteriano James Anderson (1680 o 1684-1739) - massone "speculativo", ma anche scrittore di professione disposto a preparare libri d'occasione a pagamento - la redazione delle loro nuove Costituzioni. Il testo, pronto nel 1721, venne rivisto da un comitato di massoni, di cui era magna pars il pastore anglicano Jean-Théophile Desaguliers, terzo Gran Maestro della Gran Loggia di Londra, e pubblicato nel 1723.

Le Costituzioni di Anderson comportano quattro parti:

•  - una storia leggendaria dell'ordine e dell'"arte" massonica (che rimonterebbe ad Adamo, Noè, Salomone e all'architetto del tempio di quest'ultimo, Hiram);

•  - i "doveri" o charges ;

•  - un regolamento per le logge;

•  - una serie di canti per i tre gradi di apprendista, compagno e maestro.

La parte più importante è quella dei "doveri", ancora considerata vincolante da diverse massonerie contemporanee e fonte di numerosi scismi nella storia, relativi soprattutto al primo e al secondo "dovere". Il primo prevede che un massone "se comprende correttamente l'Arte non sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso"; non si tratta peraltro di seguire le stesse "denominazioni o credenze religiose" ma solo "quella religione su cui tutti gli uomini sono d'accordo". Il secondo dovere chiede al massone la lealtà nei confronti dei poteri politici costituiti e vieta alle logge qualunque attività politica diretta. Qualche controversia hanno causato anche il terzo "dovere" (che esclude tra l'altro dalla massoneria le donne) e il sesto, dove - pur senza usare la parola "segreto" - si raccomanda di essere "prudenti" perché neppure "l'estraneo più acuto sia capace di scoprire o di trovare quel che non conviene neppure suggerire".

 

Frontespizio delle Costituzioni di Anderson pubblicate nel 1723

 

La massoneria Moderna

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- Il primo Grande Scisma: ‘Antients e Moderns'

 

Nelle Costituzioni il riferimento all'esoterismo e al segreto coesiste con il deismo illuminista della "religione su cui tutti gli uomini sono d'accordo". Relativismo ed esoterismo erano già presenti nelle prime formulazioni della leggenda rosacruciana. Questo non significa che l'esoterismo cristianeggiante (seicentesco) e l'illuminismo razionalista (settecentesco) siano riusciti subito a coesistere perfettamente nelle logge massoniche. Al contrario una reazione contro le Costituzioni di Anderson, considerate troppo inclini al razionalismo e all'illuminismo, determinò lo scisma degli Antients ("Antichi"). Dopo il 1723 nacque un movimento, portato avanti da numerose anime che erano timorose o addirittura scandalizzate dalle innovazioni sancite dal Libro delle Costituzioni. Fra le tante, una delle principali preoccupazioni era rappresentata dal gravissimo torto di non rendere obbligatoria alcuna fede, mentre tradizionalmente ogni massone aveva il tassativo dovere di essere ‘fedele a Dio ed alla Santa Chiesa '. Altro motivo che ha contribuito allo scisma era rappresentato dalla rivendicazione della propria autonomia da parta di molte logge, le quali si rifiutarono di riconoscere alla Grande Loggia un potere attribuitosi ingiustamente. Per questi e per molti altri motivi si videro nella massoneria anglosassone una serie di scissioni che culminarono nella contrapposizione una contro l'altra di due Grandi Logge e più in generale di due correnti massoniche rivali: Antients e Moderns' .

La Gran Loggia detta degli ‘ Antients' fu costituita il 5 Dicembre 1753 da nove logge dissidenti costituite per lo più da massoni irlandesi. Essi costituirono la loro Gran loggia chiamandola ‘ dei Liberi ed Accettati Muratori secondo le Antiche Istituzioni' . I suoi aderenti si vantavano di essere fedeli agli antichi usi, per questo si intitolarono Ancien Masons; quella dei ‘ Moderns', più antica perché risalente al 1717, si rifaceva al Libro delle Costituzioni di Anderson. Quindi si ebbe quello che gli storici chiamarono Grande Scisma .

La Costituzione degli Antichi (pubblicata nel 1756 da Laurence Dermott con il titolo di Ahiman Rezon) non mancò di riversare un'acre polemica contro i Moderns, rendeva altresì obbligatoria la credenza in Dio. Il loro rituale abbondava di preghiere ed aveva aumentato le citazioni bibliche e le formule pie. Conteneva anche un grado supplementare, quello di Royal Arch di intonazione cabalistica, inizialmente non riconosciuto dai Moderns , ma più tardi accolto da tutta la massoneria .

Con il passare del tempo le pur dure contrapposizioni e lotte tra le due Grandi Logge si andarono attenuando, a poco a poco i Moderns e gli Antients non si distinguevano più se non per alcune sfumature rituali. Non c'era ostacolo per la riunificazione delle due Grandi Logge, riunificazione che avvenne nel 1813 con la costituzione della Grande Loggia Unita d'Inghilterra .

 

L'Atto d'Unione delle due Gran Logge inglesi

 

La massoneria Moderna

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- Scozzesismo: Ramsay e il suo ‘ Discorso '

La maggioranza degli autori è concorde che l'origine dello ‘scozzesismo' massonico è da ricercarsi non già in Scozia, ma in Francia, Germania e America.

Più precisamente tutto ebbe inizio in Francia dove a natura scozzese-cavalleresca della Massoneria fu introdotta e si diffuse. Un ruolo prominente per tale introduzione giocò il cavaliere scozzese Andrè Michel de Ramsay (1686-1743) attraverso il suo ‘ Discours ' scritto e pronunciato nel periodo 1736-1737, pubblicato nel 1738 e riprodotto nel 1742. Tale ‘ Discorso ' mirava a propagandare la Massoneria fra i nobili francesi, dissipando l'impressione che si trattasse di una realtà nata fra semplici artigiani e muratori e sostituendo all'origine storica (cioè quella muratoria ) un'origine leggendaria e cavalleresca.

Secondo Ramsay, da molti secoli la massoneria sarebbe più che una realtà corporativa, una realtà cavalleresca. Nel suo ‘Discorso' egli collega la massoneria ai misteri dell'antichità e più in particolare agli ordini religiosi e militari che si costituirono in occasione delle crociate. In questo ‘Discorso' viene effettuato un collegamento tra massoneria e cavalleria facendo corrispondere agli apprendisti i novizi; ai compagni i professi; ai maestri i prefetti. Inoltre Ramsay, profondo conoscitore della storia del suo paese, credeva di avere rintracciato in Scozia il focolare dove la tradizione massonica si sarebbe conservata nella più grande purezza. Il focolare, sempre secondo Ramsay, potrebbe essere stato alimentato da un gruppo di cavalieri di origine crociata.

In Germania il ‘Discorso di Ramsay viene letto con grande interesse e collegato alle speculazioni che fervevano nel ‘700 su una prosecuzione segreta dei Templari dopo la loro soppressione nel 1312. I ‘cavalieri' di origine crociata che avevano alimentato il focolare massonico in Scozia e di cui Ramsay non aveva precisato l'identità, venivano così identificati con i Templari.

 

 

 

6 – Riti ed Alti Gradi Massonici

 

- Origine degli Alti Gradi

Ramsay con il suo ‘ Discorso ' mirava esclusivamente a dare alla Massoneria origini cavalleresche. Egli non si era proposto nessuna innovazione, tanto meno la creazione di gradi supplementari e la riforma del ritualismo allora in uso, tuttavia lo resero responsabile di tutte le innovazioni che, negli anni a venire, hanno condotto la Massoneria ad intricati complicazioni. Quindi se in realtà Ramsay non ideò alcun sistema di ‘ alti gradi ' , ne fu l'ispiratore. Successivamente al periodo in cui il ‘ Discorso ' fu pronunciato, molti se ne servirono per riorganizzare la Massoneria in un sistema di ‘ alti gradi '. Si videro sorgere ‘ maestri scozzesi ' che si proponevano di riformare la Massoneria venuta dall'Inghilterra, prendendo a modello quella che veniva della Scozia che (stando alle affermazioni di Ramsay) era più antica e meglio organizzata. Come era prevedibile, non tutti i massoni europei (a partire da quelli inglesi, legati alla tradizionale massoneria inglese) si entusiasmarono per le nuove leggende cavalleresche e templari, leggende che stavano portando all'organizzazione della Massoneria in un sistema di ‘ alti gradi '. I massoni più legati all'Illuminismo e al Razionalismo temevano che gli ‘ alti gradi ' fossero veicolo per la prevalenza degli elementi più inclini all'esoterismo e all'occultismo.

Si crearono, quindi, due correnti contrapposte: i sostenitori degli ‘ alti gradi ' e gli scettici della nuova organizzazione della Massoneria. Alla fine , i primi ebbero la meglio: il sistema degli ‘ alti gradi ' entrò a far parte dell'organizzazione massonica e a diffondersi in tutto il mondo con una serie di sistemi organizzativi che dipendevano e dipendono dai ‘ riti ' che venivano praticati.

 

Riti ed Alti Gradi Massonici

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- Evoluzione del Rito Scozzese Antico ed Accettato

La prima menzione certa di una massoneria “scozzese , come espressione di gradi addizionali ai tre detti simbolici, risale al 1743 e più esattamente alle Ordonnances Générales pubblicate l'11 dicembre di quell'anno dalla Gran Loggia di Francia.

Successiva conferma proviene dalle riedizioni, a partire dal 1744, del libello Le Secret des Francs-Maçons Trahi et le secret des Mopses révélé , attribuito in genere all'abate Pérau ed edito nel 1742, ove si fa menzione di “maestri scozzesi”.

Nonostante l'iniziale ostilità manifestata dalla G. L. di Francia nelle citate Ordonnances Générales del 1743, ben presto (nel 1745) lo stesso gran maestro, il conte di Clermont, approvava gli Statuti di una sorta di loggia-modello all'Oriente di Parigi, sotto il titolo distintivo di Saint-Jean de Jérusalem , nei quali riconosceva ai Maestri Scozzesi un diritto di sorveglianza sulle logge simboliche.

Secondo una tradizione non del tutto certa, il 27 agosto 1761 dalla loggia Saint-Jean de Jérusalem di Parigi fu rilasciata al commerciante Etienne Morin, in partenza per l'America, una patente per la diffusione dei gradi “scozzesi”. Prima a Santo Domingo e poi nella Giamaica, Morin diffuse gli “alti gradi” , che secondo il sistema a quel tempo praticato dalla loggia Saint-Jean-d'Écosse du Contrat Social erano 16 in tutto, da quello di Apprendista a quello di Principe di Gerusalemme . Morin non si limitò a creare logge e a iniziare agli “alti gradi” appartenenti al “sistema” suddetto, ma arricchì il sistema stesso incrementandolo fino a 25 gradi (il Rito di Perfezione ) e ponendovi in cima il Principe del Real Segreto , con tutta probabilità da lui stesso elaborato. Alla morte di Morin nel 1771, la sua opera fu continuata da Henry Andrew Franken, il quale dette ulteriore impulso alla propagazione del Rito nel continente americano.

Il Rito di Perfezione , che risultava essere una sintesi sistematica di alti gradi, prevedeva 22 gradi oltre i primi tre (vedi riquadro).

Tra il 1796 e il 1801, il sistema si modificò ulteriormente per un'implementazione di gradi fino a 33, in seguito all'arrivo nella Carolina del Sud, dove esisteva fin dal 1788 un Gran Consiglio dei Principi di Gerusalemme nell'ambito del Rito di Perfezione, di Alexandre François Auguste, conte di Grasse-Tilly, già appartenente alla loggia Saint-Jean-d'Écosse du Contrat Social all'Oriente di Parigi.
Probabilmente a opera del Grasse-Tilly il 31 maggio 1801 , a Charleston (Carolina del Sud), avvenne la fondazione del primo Supremo Consiglio del 33° e ultimo grado del Rito Scozzese Antico e Accettato . (tra gli altri, un ruolo fondamentale alla diffusione in tutto il mondo di tale rito è stato giocato dalla controversa , ma influente figura di Albert Pike).

Inoltre, mentre in America il Rito si limitava a sovrapporre i gradi dal 4° al 33° ai primi tre (i quali negli Stati Uniti impiegavano tuttavia, come tuttora hanno in uso, i rituali inizialmente importati dall'Europa nel XVIII secolo, in prevalenza di derivazione dagli Antients o dai Moderns ) ed esercitava in forma autonoma la propria giurisdizione soltanto sui gradi superiori al terzo, lasciando quella relativa ai primi tre gradi alle Grandi Logge cosiddette simboliche, al contrario in Europa il R.S.A.A. tendeva a costituirsi via via nei diversi Paesi come corpo amministrativamente e ritualmente separato dalle Grandi Logge già a partire dalla base della “piramide” costituita dai primi tre gradi, fin dai quali si manifestavano caratteristiche simboliche e rituali specificamente “scozzesi”, diverse dalle altre. Infatti, fin dal 1805 il Supremo Consiglio di Francia adottò per i lavori rituali nei primi tre gradi delle logge alla propria obbedienza i rituali già in uso presso la parigina loggia Saint-Jean d'Écosse , detta anche du Contrat Social , della quale non per caso il Grasse-Tilly era stato membro prima della Rivoluzione e che era già stata loggia-madre del Rito Scozzese Filosofico.

Della “piramide” di trentatré gradi, i primi tre (apprendista, compagno e maestro) sono sottratti ormai ovunque a qualsiasi forma di autorità o di controllo da parte dei Supremi Consigli, appartenendo essi alla completa e sovrana giurisdizione delle rispettive Grandi Logge. Quanto ai gradi successivi, in molti Paesi ben pochi ne vengono effettivamente praticati: in Italia, per lunga tradizione, soltanto il quarto ( Maestro Segreto ), il nono ( Cavaliere Eletto dei Nove ), il diciottesimo ( Principe Rosa Croce ), il trentesimo ( Cavaliere Kadosh ), il trentunesimo ( Grande Ispettore Grande Inquisitore Commendatore ), il trentaduesimo ( Sublime Principe del Real Segreto ) e il trentatreesimo ( Sovrano Grande Ispettore Generale ), mentre quelli intermedi vengono conferiti “per comunicazione” ovvero attraverso brevi esposizioni verbali al momento dell'iniziazione a quelli sopra menzionati; in Francia il nono grado viene invece conferito “per comunicazione” ed è praticato al suo posto il quattordicesimo ( Grande Scozzese della Volta Sacra ).

 

Riti ed Alti Gradi Massonici

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- Altri Riti

Le enciclopedie massoniche riportano diverse centinaia di riti diversi, che sarebbe certamente troppo lungo esaminare in questa sede. Al cuore della storia massonica si situa il rito Emulation, il più diffuso per i primi tre gradi di apprendista, compagno e maestro nelle logge inglesi. Largamente praticati - e retti da gerarchie proprie - sono i cosiddetti gradi complementari: il grado dell'Arco Reale, complementare a quello di maestro, e il grado di Mark Master, complementare a quello di compagno. Molto diffusi in ambiente anglosassone sono pure i gradi di Knights Templar ("cavalieri templari"), che rappresentano quanto sopravvive della leggenda templare nella massoneria maggioritaria. Negli Stati Uniti è largamente diffuso il Rito di York che fonde insieme Arco Reale, massoneria del Marchio (gradi dal quarto al settimo), gradi "criptici" (ottavo e nono, più decimo in alcune giurisdizioni) e quattro ulteriori gradi "templari". Con il Rito di York rivaleggia per diffusione il Rito Scozzese Antico e Accettato (il più diffuso in Italia) in 33 gradi (da cui l'abitudine a considerare i massoni più elevati in grado come necessariamente dotati della qualifica di "33°", il che è vero per questo Rito ma non per altri). Nel Grande Oriente di Francia si segue un Rito francese, assai più scarno e semplificato. Nelle massonerie "egiziane" dominano il rito di Memphis (92 gradi) e quello di Misraïm (90 gradi), nonché varie loro combinazioni. In alcuni paesi varianti del Memphis e/o del Misraïm sono riconosciute come riti anche da obbedienze "regolari".

 

 

 

7 - Diffusione della Massoneria

 

- Diffusione a seguito della pubblicazione del Libro di Anderson

Il codice massonico redatto e pubblicato il 17 Giugno del 1723, è sempre stato considerato il documento che stabilisce le norme caratteristiche delle moderna Massoneria. La sua importanza è fondamentale, poiché ogni organizzazione che si allontana dai principi a cui fu ispirato, cessa di essere massonica.

Il Libro di Anderson permette di fare conoscere ovunque la nuova confraternita, che corrisponderebbe alle aspirazioni più nobili e più generose nello stesso tempo. Essa non tardò ad esercitare una forte attrazione su molte ‘menti elette'. Vi affluirono pensatori, appassionati di filosofia nonché sostenitori della dottrina dell' Umanitarismo . Nel momento in cui il settarismo e l'intolleranza avevano messo a ferro e fuoco tutta l'Europa, doveva essere molto apprezzata la larghezza di idee di cui davano prova i Massoni in materia di religione e di dogmatismo. Alla purezza dei principi ed alla elevatezza delle tendenze si associavano, in fine, certe arie di mistero e d'impenetrabilità la cui seduzione era molto forte. In queste condizioni, le logge si moltiplicarono rapidamente, prima in Inghilterra, Scozia ed Irlanda, poi, seguendo le vie marittime e commerciali, sul continente per raggiungere in ultimo i confini del mondo civile.

 

Diffusione della Massoneria

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- Diffusione della Massoneria in Scozia.

In Scozia, dove la trasformazione delle logge, ancora in parte informate al modello operativo, richiese un certo numero di anni. Nel 1735 quattro logge ( Mary's Chapel , Canongate Kilwinning , Kilwinning Scots Arms e Leith Kilwinning ) presero l'iniziativa di pervenire alla nomina di un gran maestro e riunirsi in Gran Loggia, che fu fondata l'anno seguente con il concorso di 33 logge. Fin dal 1747 comparvero le prime logge militari che contribuirono efficacemente, al pari delle analoghe inglesi e irlandesi, a diffondere la massoneria in tutti i continenti (Asia, Africa, Nord-America, Australia).

 

Diffusione della Massoneria

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- Diffusione della Massoneria in Irlanda

In Irlanda, le prime prove relative all'esistenza di logge risalgono al 1508, sotto forma di una patente (Carta) concessa ai massoni di Dublino che già ammettevano persone estranee al mestiere. Una Gran Loggia irlandese fu installata a Dublino almeno dal 1725, sulla base delle Costituzioni andersoniane, che nel 1730 furono sostituite da una normativa precipuamente irlandese.

 

Diffusione della Massoneria

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- Diffusione della Massoneria in Germania

La frammentazione politica presente in Germania nel XVIII secolo, comportò la costituzione di ben sette Gran Loggie.

La prima loggia fu insediata in Germania nel 1737 e più precisamente ad Amburgo. Da essa prese origine la Gran Loggia Provinciale di Amburgo. In Prussia nel 1738 venne iniziato il principe ereditario, il futuro Federico il Grande. Nel 1740 a Berlino fu fondata la loggia Ai Tre Globi , che nel 1744 si trasformò in Gran Loggia Madre Reale. Un'altra Gran Loggia prussiana fu la Royal York zur Freuenschaft , fondata nel 1765. Una terza Gran Loggia prussiana fu creata dallo Zinnendorf . Queste tre Grandi Logge prussiane ebbero carattere strettamente cristiano e sono sopravvissute fino all'avvento del nazismo.

A Francoforte sul Meno fu fondata nel 1742 la loggia Eintracht , che nel 1765 ottenne una patente di Grande Loggia Provinciale dalla Gran Loggia d'Inghilterra ( Moderns ). Nel 1783 elaborò un proprio rito, detto eclettico , basato sui tre gradi simbolici. Nel 1823 si trasformò in Gran Loggia a carattere nazionale.
Nel 1741 a Bayreuth avvenne la fondazione della loggia Zur Sonne , destinata anch'essa a divenire (1811) una Grande Loggia a carattere nazionale. Nel 1740 fu fondata a Dresda la loggia Alle Tre Aquile Bianche , la quale nel 1811 dette vita alla Gran Loggia di Sassonia.

Nel corso della seconda metà del XVIII secolo le vicende di queste Grandi Logge si intrecciarono strettamente con la creazione e con la diffusione dei sistemi ad “alti gradi” , sia scozzesi sia “templari”, ed in particolare con la storia del Regime della Stretta Osservanza del von Hund, già in precedenza illustrate, non prive di riflessi sulla penetrazione della massoneria in Italia. Scarsa importanza rivestì, nel contesto, l'Ordine degli Illuminati di Baviera , fondato nel 1776 a Ingolstadt da Adam Weishaupt, anche se il suo ruolo fu enfatizzato e mitizzato oltre ogni misura dai sostenitori della tesi “complottista” relativa al presunto ruolo svolto dalla massoneria nella preparazione della rivoluzione francese. 

Più importante invece il ruolo di numerosi intellettuali – da Lessing, a Fichte, allo stesso Goethe – che popolarono le logge tedesche nel corso dello stesso secolo, per la rilevante convergenza tra gli indirizzi, alla cui formulazione apprezzabilmente contribuirono, della massoneria dell' Aufklärung e del primo romanticismo da un lato e la loro opera letteraria dall'altro.

 

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- Diffusione della Massoneria in Austria

A Vienna una prima loggia, Ai tre cannoni , fu fondata nel 1742. Una graduale espansione si verificò durante il periodo di co-reggenza (1765-1780) e di regno (1780-1790) di Giuseppe II. Nel 1784 fu fondata la Gran Loggia d'Austria , forte di 61 logge di cui 6 nella sola Vienna. È il caso di ricordare che presso la viennese loggia Zur Wohlthätigkeit il 14 dicembre 1784 fu iniziato Wolfgang Amadeus Mozart, cui si devono alcune delle più belle composizioni di musica “a tema” specificamente massonica, oltre che capolavori come Il Flauto magico , di trasparente ispirazione muratoria. Lo scoppio delle guerre continentali, durante il periodo rivoluzionario e napoleonico, portarono alla proibizione delle attività massoniche in tutto l'impero austriaco, con la parziale eccezione dell'Ungheria, ma non in Germania, dove la Dieta di Ratisbona (1794) respinse la proposta di vietarla avanzata dall'imperatore Francesco II. In Prussia, anzi, le tre Grandi Logge assunsero un carattere sempre più patriottico ed “ufficiale”, anche grazie all'appartenenza all'Ordine dei membri della casa regnante e di illustri personaggi, tra i quali lo stesso Blücher, vincitore – a fianco del massone Wellington – di Napoleone a Waterloo.

Nel corso del XIX secolo si accentuarono le differenze tra le tre Grandi Logge prussiane, di orientamento marcatamente lealista nei confronti della dinastia regnante e cristiano, e le Grandi Logge degli Stati occidentali, più aperte alle suggestioni “umanitarie”, democratiche e cosmopolite provenienti dalla Francia e dalla Svizzera. La spaccatura tra i due blocchi organizzativi della massoneria tedesca si radicalizzò dopo la prima guerra mondiale e fino all'avvento del nazismo. Hitler, la cui ossessione antisemita faceva tutt'uno con quella antimassonica, mise fine a ogni attività massonica , procedendo alla deportazione nei campi di sterminio dei capi delle massonerie tedesche e, più tardi, di quelli delle massonerie dei Paesi occupati.

Dopo il 1945, anche con l'aiuto e l'incoraggiamento delle massonerie inglese e nord-americane, presenti in Germania attraverso le loro logge militari, avvenne per tappe una ricostituzione su base federativa delle superstiti Grandi Logge tedesche, che si concluse nel 1958 con la fondazione delle Grandi Logge Unite di Germania ( Vereinigte Grosslogen von Deuschland – Bruderschaft den deutsches Freimaurer o VGL u D ), comprendente la G. L. Ai Tre Globi di Berlino, la G. L. Nazionale dei Liberi Muratori di Germania o F. O. (di Berlino), la G. L. dei Liberi Muratori Antichi ed Accettati di Germania o AFAM (erede delle Grandi Logge “umanitarie” della Germania occidentale), la G. L. Americano-Canadese dei Muratori Antichi, Liberi ed Accettati (con sede a Francoforte) e la G. L. dei Liberi Muratori Inglesi in Germania (con sede a Düsseldorf). Le Grandi Logge Unite mantengono stretti rapporti con le altre massonerie regolari europee (in Italia con il G. O. di Palazzo Giustiniani) ed extra-europee.

In Austria, dopo il 1918 e la proclamazione della Repubblica, la massoneria poté finalmente conoscere una felice seppur breve stagione, bruscamente interrotta nel 1938 dall' Anschluss , al quale seguirono persecuzioni analoghe a quelle sofferte dai massoni tedeschi e, più avanti, da quelli dei Paesi occupati nel corso della II guerra mondiale. Dopo il 1945, fu ricostituita la Gran Loggia d'Austria, anch'essa in stretti rapporti con le altre massonerie regolari.

 

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- Diffusione della Massoneria in Olanda

La presenza massonica in Olanda è attestata fin dal 1731 . Per lungo tempo le logge olandesi furono direttamente collegate con la massoneria inglese, anche se dal 1756 coordinate da una Gran Loggia provinciale, che soltanto nel 1770 acquistò piena indipendenza. Importante fu l'opera di diffusione svolta dai massoni olandesi nel resto d'Europa, nelle Antille, a Giava, a Ceylon, in India ed ovunque approdassero i traffici commerciali e marittimi.

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- Diffusione della Massoneria in Belgio

Lo sviluppo della massoneria in Belgio fu inizialmente complicato dalla situazione politica del XVIII secolo , che vedeva il Belgio diviso tra i Paesi Bassi austriaci e il principato episcopale di Liegi; d'altra parte, il Belgio fu terreno per l'influenza, spesso concorrenziale, delle massoneria francese, inglese ed olandese, che concessero patenti per la fondazione di logge fin dal 1721. Una Gran Loggia, indipendente, dei Paesi Bassi austriaci fu costituita soltanto nel 1770. Dopo una forte influenza del G. O. di Francia nel periodo napoleonico, la unificazione del Paese all'Olanda decisa dal Congresso di Vienna portò la massoneria belga sotto il controllo del G. O. d'Olanda, sia pure con amministrazione separata. Con la rivoluzione del 1830 e l'indipendenza del Belgio, si arrivò alla costituzione di un G. O. del Belgio (1833), che nei decenni successivi acquistò una fisionomia di diretto impegno sul fronte della lotta laica ed anticlericale, anticipando sotto diversi profili l'evoluzione del G. O. di Francia culminata nelle decisioni del 1877. Durante le due guerre mondiali la vita massonica si interruppe a causa dell'occupazione tedesca subìta in entrambe dal Belgio, e durante la seconda i nazisti ed i collaborazionisti belgi scatenarono una feroce persecuzione, che comportò l'assassinio o la deportazione di molti fratelli. Il processo di ricostruzione, iniziato nel 1944, fu lungo e difficile. Nel 1959 cinque logge si distaccarono dal Grande Oriente e fondarono una Gran Loggia, che nel 1965 fu riconosciuta dalla G.L.U. d'Inghilterra ; contemporaneamente si verificò una scissione nel Supremo Consiglio del R.S.A.A., una cui parte confluì nella nuova Gran Loggia, analogamente a quanto avveniva in Francia. Nel 1979 anche la nuova Gran Loggia andava incontro a una scissione, a causa della secessione di alcune logge che si costituirono in Gran Loggia Regolare, a sua volta riconosciuta dalla G.L.U. d'Inghilterra.

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- Diffusione della Massoneria Spagna e Portogallo

Nella penisola iberica, dove fin dal XVIII secolo (e, quindi, ben anteriormente alle sanguinose repressioni compiute da Franco e da Salazar) l'esistenza di regimi ligi alle scomuniche romane aveva determinato cruente persecuzioni, la presenza della massoneria, fiorente soprattutto in Spagna nella seconda metà del XIX secolo e nei primi decenni del XX, non si è mai stabilizzata come in altri Paesi: l'odierna ripresa, per certi versi assai rapida e feconda, soffre di una notevole instabilità organizzativa, che si è manifestata attraverso numerose scissioni e frammentazioni.

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- Diffusione della Massoneria in Grecia

In Grecia, dove tra il XVIII ed il XIX secolo non poche logge furono fondate dalle diverse massonerie europee (compreso il G. O. d'Italia, che svolse in questo senso un ruolo importante anche in Egitto, in Turchia ed in Tunisia), la massoneria prese parte attiva alle lotte per l'indipendenza dall'impero turco. Intorno al 1840 fu fondato un Grande Oriente di Grecia, al quale si contrappose nel 1872 un Supremo Consiglio del R.S.A.A. L'occupazione nazi-fascista durante la II guerra mondiale portò un durissimo colpo alla massoneria greca, che fu immediatamente distrutta. Nel dopoguerra si è verificata una progressiva rinascita, che ha portato alla ricostruzione di una Grande Loggia forte di oltre 7.000 membri.

 

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- Diffusione della Massoneria in Europa Orientale e Russia

Nell'Europa orientale e in Russia, nonostante fin dal XVIII secolo la massoneria abbia svolto un ruolo importante e abbia in qualche Paese conosciuto notevoli sviluppi, l'occupazione sovietica e la creazione della “cortina di ferro” comportarono la brusca scomparsa di ogni forma di organizzazione e di attività massonica . Il crollo e la dissoluzione dell'U.R.S.S. hanno reso possibile una rinascita della massoneria negli Stati ex-comunisti e ad essa si sono dedicate con entusiasmo molte Grandi Logge dell'Europa occidentale, spesso in concorrenza più o meno amichevole tra loro. Le difficoltà sono tuttavia enormi, in quanto ben pochi e molto anziani sono i superstiti delle antiche Grandi Logge autoctone, mentre l'iniziazione ex novo di giovani e l'aggregazione di logge richiedono un tempo certamente non breve.

 

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- Diffusione della Massoneria nelle Americhe

Nel continente americano si è verificata una diffusione spettacolare della massoneria. Nelle prime colonie nord-americane emigrarono, già prima del 1717, massoni inglesi membri di logge “operative”. Dopo il 1717 cominciarono a fondarsi logge “speculative” sulla base di “patenti” rilasciate prima dalla G. L. di Londra e dopo il 1753 anche, in concorrenza, dalla G. L. degli Antients . Si arrivò, quindi, prima alla formazione di Gran Logge Provinciali e poi a quella di vere e proprie Grandi Logge autonome: del Massachusetts e della Carolina del Sud nel 1777, della Virginia nel 1778, di New York nel 1784, della Georgia nel 1786, del New Jersey nel 1787, del Connecticut e del New Hampshire nel 1789, del Vermont nel 1794, del Maine nel 1820, etc., fino a coprire gli attuali cinquanta Stati della grande repubblica statunitense. Nella guerra d'indipendenza americana le logge primeggiarono nelle iniziative patriottiche, conquistando da allora un incontestato ruolo semi-istituzionale negli Stati Uniti d'America , ribadito dal gran numero di suoi aderenti eletti, da George Washington in poi, alla carica di Presidente. Forte di oltre due milioni di membri (dati del 2000), la massoneria statunitense contende oggi, di fatto, a quella inglese la leadership a livello mondiale, anche in grazia del prestigio dei suoi due Supremi Consigli (rispettivamente, per la giurisdizione Sud con sede a Washington e per la giurisdizione Nord con sede a Boston) di R.S.A.A. e dei corrispondenti organi direttivi del Rito di York (o Rito Americano). Essa vanta numerose istituzioni filantropiche, tra cui prestigiosi ospedali e centri di ricerca bio-medica, interamente finanziati dai contributi e dalle donazioni dei fratelli.

In Canada si verificò un insediamento abbastanza simile a quello degli Stati Uniti. Esistono Grandi Logge autonome e sovrane sulla base della suddivisione politica per Stati: G. L. del Canada (provincia dell'Ontario), G. L. di Nova-Scotia, G. L. del New-Brunswick, G. L. del Quebec, G. L. della Columbia britannica, G. L. dell'Isola del Principe Edoardo, G. L. del Manitoba, G. L. dell'Alberta, G. L. del Saskatchewan, che contano circa 150.000 aderenti.

Nel resto del continente americano l'insediamento e lo sviluppo della massoneria furono condizionati dall'atteggiamento duramente anti-massonico assunto dalle potenze coloniali ivi presenti e dominanti fino al XIX secolo, ossia le cattoliche Spagna e Portogallo. Le repressioni non impedirono la creazione di logge, ma ne limitarono l'esistenza a forme semi-clandestine ed episodiche. Non stupisce, pertanto, che i massoni locali siano stati attivissimi, e spesso nel ruolo di promotori, nei movimenti d'indipendenza nazionale: così in Argentina, Brasile, Messico, Cile, etc., dove alla più tarda fondazione di Grandi Logge nazionali contribuirono alcune delle massonerie europee e nord-americane. Oggi esiste una solida rete di Grandi Logge su tutto il sub-continente, tra le quali assai forti numericamente sono le Grandi Logge e i Grandi Orienti dei diversi Stati brasiliani, con oltre 150.000 membri complessivi. Va segnalata pure la Gran Loggia di Cuba, fondata nel 1859 e sopravvissuta indenne, sebbene con forti restrizioni, all'instaurazione della dittatura castrista, unico caso nel mondo comunista.

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- Diffusione della Massoneria in Asia

In Asia, a parte l'Australia e la Nuova Zelanda , dove esistono ben radicate Grandi Logge di diretta derivazione britannica (inglese, scozzese e irlandese), la decolonizzazione ha lasciato situazioni massoniche diverse da Paese a Paese: forte nelle Filippine, dove la presenza statunitense conseguente alla guerra ispano-americana ne ha favorito una notevole espansione, come pure a Hong-Kong e a Singapore, dove il cosmopolitismo interrazziale ha prevalso sulla decrescente influenza inglese, in regresso in India (peraltro, la locale massoneria è incorsa anch'essa negli ultimi anni nella disapprovazione della G.L.U. d'Inghilterra), molto limitata in Giappone.

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- Diffusione della Massoneria in Africa

Estremamente complessa la situazione in Africa , dove la massoneria è praticamente scomparsa dall'area mediterranea con l'affermazione dei nazionalismi e degli integralismi islamici , pur avendo conosciuto (in Egitto, in Tunisia e in Algeria) una felice stagione nel XIX e nella prima metà del XX secolo. La G.L .U. d'Inghilterra è presente con moltissime “logge d'oltremare” ( overseas lodges ) nel Ghana, nello Zimbabwe, in Nigeria, in Uganda, in Kenya, nello Zambia, in Tanzania, nello Swaziland, nel Transvaal, in Sud Africa, nel Natal, nella Sierra Leone; in questi Paesi, peraltro, esistono anche molte logge dipendenti dalla G. L. di Scozia e dalla G. L. d'Irlanda. Ancora poche e di scarsa consistenza numerica sono, infine, le Grandi Logge autonome africane, quali quelle della Costa d'Avorio, del Gabon e del Senegal.

 

 

8 - Massoneria in Francia (in costruzione)

9 - Massoneria in Italia (in costruzione)

 

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Bibliografia

www.umsoi.com - Cultura - Storia - Mito - Cristianità e Massoneria

Natale M. di Luca - La Massoneria: Cenni Storici

Vincenzo Tartaglia - Simbolismo Massonico - Ed. Bastogi

Osvald Wirth - La Massoneria I l'Apprendista - Atanòr

Osvald Wirth - La Massoneria II Il Compagno - Atanòr

Osvald Wirth - La Massoneria III Il Maestro - Atanòr

  Lux - rivista elettronica Centro Studi Latomici - La Melagrana

WEB:

www.umsoi.com

www.granloggiausonia.vze.com

www.glob.org.br

www.lamelagrana.net

www.grandeoriente.it

www.grandlodge-italy.org

www.granloggia.it

www.esoteria.org/documenti/massoneria

www.massoneriaitalia.it

www.ritoscozzese.it

 

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